F.A.Q.

Oggi il fotovoltaico conviene ancora?

Ieri il fotovoltaico costava mediamente  il 75% in più rispetto oggi ma l’investimento era garantito da speciali incentivi statali. Lo Stato provvedeva a ricompensare circa 3 volte l’investimento nel corso di 20 anni .

Quindi in 6/7 anni l’investimento si pagava e triplicava nel corso degli incentivi.

Esempio di investimento con impianto da 3 kw nel 2008/2009: investimento di € 20.000. Nei 20 anni entravano tra gli incentivi Statali e il risparmio in bolletta € 50/60.000 .

Dal 2008 col passare  degli anni gli incentivi sono scesi gradualmente accompagnati da una discesa analoga del prezzo degli impianti .

Oggi lo stesso impianto da 3 kw costa circa € 6.500 e solo con l’autoconsumo è capace di far risparmiare in bolletta fino a circa € 900 all’anno e pertanto € 18.000 in venti anni.

Oggi  il fotovoltaico conviene certamente anche se non è da considerare una miniera d’oro.

Se visto sotto l’aspetto degli investimenti puri è indubbiamente conveniente poiché non ha grandi possibili variabili e quindi è calcolabile a monte in modo piuttosto preciso.

E’ un investimento sicuro poiché creando un risparmio in bolletta elettrica non si riconduce a fattori terzi bensì è tutto fondato su soldi propri ( risparmio) e non su altri ( borsa oppure incentivi ecc..).

Ci sono ancora degli incentivi?

Certamente ci sono gli sgravi fiscali che sono del 50 % e che evidentemente creano una fortissima convenienza. Se consideriamo di recuperare la metà della somma spesa in dieci anni , il nostro impianto da tre kw anziché costare 6.500 costerà 3.250 ed a quel prezzo con il risultato dei 18.000 nei venti anni diviene decisamente il migliore degli investimenti confrontabile ai migliori investimenti in borsa ma totalmente senza rischi.

Quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi?

I vantaggi li abbiamo visti nel paragrafo sopra. L’investimento è certamente performante per i ritorni e  sicuro per il calcolo di rientro e gli imprevisti.

Unico svantaggio è che non è più un investimento di carattere puramente speculativo, come era invece un tempo quando gli incentivi statali erano incentrati sulla mera produzione e non sull’autoconsumo.  Mi spiego meglio.  Gli incentivi statali all’epoca rappresentavano il 90 % dell’entrata dell’investimento ed erano proporzionati alla produzione dell’impianto (più è grande, più produce e più incentivi ci saranno) . Con questo sistema  solo il 10 % del rientro dell’investimento era rappresentato dal risparmio effettivo in bolletta e questo ha fatto si che si facessero impianti soprattutto per pura speculazione ovvero per la vendita dell’energia e non per risparmio energetico.  Senza indagare se questo sistema fosse un bene o un male certamente si può affermare che il paese Italia è diventato uno dei più grandi Player del mondo nel settore fotovoltaico.

Oggi la fase degli investimenti per speculazione è totalmente terminata e tutti gli impianti sia industriali che di tipo residenziale sono considerabili come investimenti mirati all’autoconsumo per la riduzione delle bollette elettriche.

Fotovoltaico 2.0

Il fotovoltaico sotto l’aspetto economico ha un rapporto tra benefici (risparmio in bolletta) e costi (il prezzo) che è oggi ottimale anche in totale assenza di incentivi e basando il rientro finanziario esclusivamente sul risparmio in bolletta. Oggi un impianto fotovoltaico compete con qualsiasi altra forma di produzione di energia elettrica sia tipo atomica che a gas e anche tipo cogenerativa. Il bello è che questo tipo di energia è pulita! Ovvero non crea rumore, non crea rifiuti da smaltire perché è tutto riciclabile, non emette inquinanti alcuni. Fa bene all’ambiente ed al futuro del pianeta terra che oggi è tormentato da fattori inquinanti che potrebbero esser la causa dei disastri climatici in atto come il surriscaldamento del pianeta e il conseguente scioglimento della calotta polare.

Oggi si può affermare con tutta tranquillità che il generatore fotovoltaico è a tutti gli effetti un prodotto decisamente maturo perché  sicuro e garantito nella performance da tutti i produttori per almeno 20/25 anni e spesso in modo lineare cioè con una previsione di decadimento dell’efficienza molto limitato per ogni anno.

Dopo 20/25 anni l’efficienza del modulo sarà calata di soli 15/20% dall’inizio della vita del modulo.

Un domani ci sarà ancora il fotovoltaico o sarà molto diverso?

Nessuno prevede cosa accadrà in futuro ma certamente possiamo affermare che tutti gli investimenti nella ricerca è ancora concentrata sull’efficienza e ottimizzazione del modulo fotovoltaico e da pochi anni anche sull’immagazzinamento dell’energia ( le batterie).

La ricerca continua incessantemente verso la maggiore efficienza dei moduli  e questo processo ha avuto inizio con i primi lanci di satelliti nello spazio dei primi anni 60 che sono alimentati da moduli fotovoltaici.

Per fare un paragone, un modulo standard del 2010 produceva  220w mentre oggi ne produce 265w ma ci sono già moduli da 330w e oltre.
Un domani quello normale sarà da 330 e vi saranno altri da 400 e così via verso un processo di miglioramento continuo dove l’efficienza sarà tale da permettere una installazione sempre più semplice, intelligente ed economica.

Crediamo che in futuro tutte le attività e tutte le case avranno energia dai pannelli fotovoltaici solari che saranno in grado di alimentare le attività dell’uomo e di preservare la terra da inutili immissioni nocive di CO2 .

Quanto costa un impianto fotovoltaico oggi?

Un impianto tipo semplice da 3 kw oggi potrebbe costare circa 6.500 € compreso di iva (agevolata al 10%).

Un impianto come sopra ma da 6 kw circa 10.000

Come è fatto un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico normalmente è costituito da moduli fotovoltaici (i pannelli) , sistema di fissaggi ( le staffe)  inverter che prelevano la tensione in corrente continua e la trasformano in alternata e naturalmente i cavi, i connettori,le protezioni a monte dell’inverter e a valle dell’impianto prima del collegamento alla casa.

Se un pannello fotovoltaico è da 260w oppure da 300w (più potente) che differenza c’è?

Semplicemente lo spazio che occuperà l’impianto in termini di Mq.
Ad esempio un impianto da 3 kw con pannelli da 260 w sarà composto da 12 pannelli ( da 1,6 Mq cad.)mentre un impianto con moduli da 300w avrà 10 pannelli (2 in meno).  L’insieme dei moduli occuperanno circa 3,2 Mq di spazio in meno. Ovviamente la resa dell’impianto sarà la stessa dato che l’installazione è pari a 3000w.

Le batterie sono convenienti?

Le batterie permettono all’impianto di aumentare l’autoconsumo anche alla sera/notte.

La convenienza è certa ed è perché si passerà da un normale autoconsumo del 50 % della bolletta( in alcuni casi dal 30%) fino all’80% . Questo salto è dato da un buon sistema di accumulo che dovrà essere proporzionato alla produzione ed ai consumi .

In realtà riuscire a calcolare con precisione è molto difficile e per questo esistono dei software molto complessi poiché le variabili sono parecchie.

Per cercare di dare l’idea bisogna premettere che il generatore fotovoltaico è un produttore di energia elettrica molto sensibile al clima. Più c’è sole più produce. Meno avremo sole meno produrrà. Va da sé che nei periodi estivi avremo una produzione di gran lunga superiore  rispetto all’inverno. Per capire quanto basta dire che il momento di picco di produzione sarà in Maggio Luglio mentre il periodo più scarso sarà verso Dicembre/Gennaio.  La differenza tra questi mesi è di circa 4 a 1.

Tenuto conto di questa produzione variabile dell’energia ora dovremo calcolare anche i consumi delle famiglie perché sono anch’essi variabili : in estate si consuma meno per effetto della maggior quantità della luce mentre in inverno si consumerà di più per effetto contrario.
(A meno di avere dei condizionatori che consumino molto in estate)

Quindi fermo restando che l’impianto in inverno consuma meno quando invece vorremo più energia dovremmo avere un sistema generativo un po’ sovradimensionato e con batterie di almeno altrettanti kw rispetto all’installato per affrontare la sera/notte. Solo in questo modo si potrà far affidamento sul sistema nel suo complesso ed ottenere una grande percentuale di autoconsumo.

Il costo dell’energia aumenta in modo irrefrenabile. Ogni tipo di energia aumenterà sempre di più e diventerà preziosa.

Riuscire a produrre in conto proprio è una possibilità che diminuisce fortemente la dipendenza dai distributori .

L’energia elettrica è scelta da tutti come prioritaria nell’uso rispetto a qualsiasi altra fonte: gas, metano, petrolio, benzine, ecc.

Scambio sul posto

La produzione di energia elettrica kWh/anno ricavata dall’impianto fotovoltaico, sarà consumata parzialmente nel momento della produzione e otterremo un’immediata riduzione della bolletta elettrica.
L’energia prodotta rimanente (quella non consumata al momento della produzione), sarà pagata semestralmente in conto scambio dal G.S.E.sulla base di quanto inviato/consumato.